Con questo telefono, Jorge ha potuto assistere Maximiliana a distanza, aiutandola ad esempio con l’aggiunta di contatti o l’avvio di videochiamate, senza che lei dovesse fare nulla. Quel che Jorge ancora non sapeva è che era Maximiliana a fare un regalo a lui e a tutte le persone che oggi usano il cellulare che lei ha ispirato, e che porta il suo nome.
Superare il divario tecnologico per combattere l’isolamento
Il telefono Maximiliana combina uno smartphone con molte funzionalità tra cui videochiamate, geolocalizzazione, app e altro ancora, e permette alle famiglie degli anziani di gestire il dispositivo a distanza attraverso un’app molto intuitiva che possono scaricare sul proprio telefono.
Grazie all’app di controllo, ad esempio, le famiglie possono modificare le impostazioni, aggiungere contatti con foto o avviare una videochiamata per conto dell’utente. Gli anziani devono solo sollevare il telefono per attivare lo schermo, toccare il volto del parente che desiderano chiamare o scuotere il telefono in caso di emergenza.
Il progetto, nato come regalo di Jorge a sua nonna Maximiliana, si è trasformato in una missione più ampia dopo un test pilota in un ospedale di Saragozza: qui, i primi telefoni Maximiliana sono stati donati alle famiglie con membri anziani che avevano il Covid-19.
Grazie a Maximiliana, gli anziani possono contattare facilmente i loro parenti senza soffrire del gap tecnologico. Un vero e proprio aiuto digitale per combattere la solitudine e l’isolamento.
Il modello di business si basa su un servizio a canone mensile che comprende il telefono Maximiliana, una scheda SIM con chiamate e dati mobili illimitati e accessori di protezione con comode funzionalità di ricarica.
Oggi l’azienda assiste circa 1.500 clienti attivi che utilizzano il telefono Maximiliana per comunicare con i loro parenti anziani.
Per maggior informazioni sull’azienda, visitare il sito https://maximiliana.es/