Generali ha ospitato l’evento conclusivo della terza edizione di SME EnterPRIZE, l’iniziativa del Gruppo che ha celebrato i 10 “Sustainability Heroes”, e presentato la nuova edizione del Libro Bianco realizzato in collaborazione con SDA Bocconi, che chiede inoltre maggiori azioni da parte dei policymaker e delle istituzioni finanziarie.
La cerimonia ha visto la partecipazione di alti responsabili politici europei – tra cui Valdis Dombrovskis, Vicepresidente esecutivo della Commissione europea per un’economia al servizio delle persone e Commissario europeo per il Commercio, Paolo Gentiloni, Commissario europeo per l’Economia, Martina Dlabajová, Co-presidente dell’Intergruppo PMI, Parlamento europeo, e Pina Picierno, Vicepresidente del Parlamento europeo – oltre ai rappresentanti del mondo accademico, al top management di Generali e alle stesse PMI. Questa edizione ha ospitato anche un intervento di Marcos Neto, Vice Segretario Generale e Direttore del Bureau of Policy and Programme Support di UNDP.
Le PMI europee chiedono di più ai policymaker e alle istituzioni finanziarie
L’edizione di quest’anno del Libro Bianco realizzato in collaborazione con SDA Bocconi – School of Management Sustainability Lab, redatto sulla base di discussioni con oltre 1000 PMI di tutta Europa, riassume le sfide e le opportunità che le piccole e medie imprese si trovano ad affrontare e suggerisce ai decisori politici europei le iniziative da attuare.
La ricerca conferma la forte crescita delle PMI impegnate nella trasformazione sostenibile e dimostra i benefici nell’adozione di buone pratiche. Esso evidenzia la richiesta ai policymaker di un quadro di sostenibilità più chiaro per rafforzare la resilienza e l’innovazione delle PMI.
Il Libro Bianco completo, che contiene anche approfondimenti su ciascun paese che partecipa all’iniziativa SME EnterPRIZE di Generali, è disponibile per il download a questo link.
Philippe Donnet, Group CEO di Generali, ha commentato: “Dal 2021, quando Generali ha lanciato SME EnterPRIZE, il progetto per promuovere una cultura della sostenibilità tra le piccole e medie imprese europee e supportarne l’integrazione nelle rispettive attività, sono successe molte cose. Sebbene queste aziende abbiano dovuto affrontare sfide complesse legate alla crisi energetica, alle interruzioni della catena di approvvigionamento, all’inflazione e alle incertezze a livello economico e geopolitico, il terzo Libro Bianco pubblicato da Generali e SDA Bocconi sottolinea come siano sempre più numerose le PMI europee che stanno adottando modelli di business più sostenibili, anche perché i relativi benefici rimangono piuttosto tangibili. Allo stesso tempo, continuano ad esserci una serie di ostacoli e barriere che impediscono ad un numero ancora più alto di imprese di intraprendere lo stesso percorso. È quindi fondamentale che i decisori politici contribuiscano a ridurre la burocrazia e ad aumentare il livello di consapevolezza, e che le imprese private più grandi offrano non solo prodotti e servizi ma anche il loro know-how. Si tratta di un processo complesso che richiederà tempo, e c’è ancora molta strada da fare. Ma dobbiamo fare tutto il possibile, perché è nell’interesse di tutti noi costruire un’Europa più forte, sicura, prospera e sostenibile”.
Stefano Pogutz, Professor of Practice di Corporate Sustainability e Direttore del full-time MBA presso SDA Bocconi, ha affermato: “La nostra ricerca evidenzia come l’approccio delle PMI europee alla sostenibilità sia rimasto solido anche nel corso di questi anni molto complessi. Nel 2023, il 44% delle PMI europee ha adottato un approccio più strutturato alla sostenibilità o è in procinto di farlo: un dato in crescita del 3% rispetto all’anno precedente e del 10% rispetto a un’analoga indagine a livello europeo del 2020. Crediamo che questi siano risultati positivi. Nonostante le sfide recenti, come la pandemia e la successiva fase di ripresa, l’inflazione, l’aumento dei costi delle materie prime e dell’energia e la guerra in Ucraina, osserviamo una significativa resilienza da parte delle PMI. Ma affinché ci sia un’effettiva transizione verso la sostenibilità, è necessario integrare anche le altre aziende, rimaste ancora indecise o riluttanti a intraprendere questo percorso. Per fare ciò, dobbiamo lavorare per ridurre le barriere che ancora incontrano queste aziende, come la mancanza di supporto istituzionale o di risorse, e, in parallelo, spiegare i vantaggi ottenuti dalle PMI che si sono avviate verso la transizione sostenibile. Si ottengono infatti benefici positivi in tutti gli ambiti: organizzativo, relazionale, sul mercato e in termini di competitività. Solo un paio di esempi: il 76% delle PMI ha riscontrato un aumento dell’efficienza nell’uso delle risorse o dell’energia, che si riflette direttamente nei risultati a livello di riduzione dei costi. E il 68% ha avuto accesso a nuovi mercati, con un miglioramento dei ricavi. Per includere anche le aziende indecise o in ritardo, dobbiamo dunque spiegare e convincerli che questi risultati dimostrano come la sostenibilità non sia solo un costo, ma un investimento che porta un ritorno positivo”.
I “Sustainability Heroes” 2023
In occasione della terza edizione dell’evento SME EnterPRIZE di Generali sono stati celebrati i dieci “Sustainability Heroes“, le imprese selezionate tra le oltre 7.600 Pmi partecipanti negli ambiti welfare, ambiente e senso della comunità, provenienti dai Paesi europei che hanno aderito al progetto: Austria, Croazia, Francia, Germania, Italia, Portogallo, Repubblica Ceca, Slovenia, Spagna e Ungheria.
Il General Manager del Gruppo Generali, Marco Sesana, ha affermato: “La nostra strategia ‘Lifetime Partner 24: Driving Growth’ ha come originator la sostenibilità. È la lente attraverso la quale vediamo il nostro business e il nostro rapporto con le comunità di cui facciamo parte. In qualità di assicuratore leader in Europa, da tre anni promuoviamo la consapevolezza sulle sfide che le PMI devono affrontare e abbiamo raggiunto migliaia di piccole e medie imprese in tutta Europa per trovare i modi di lavorare più sostenibili, mettendo in luce le imprese che fanno bene facendo del bene.
Allo stesso tempo, abbiamo sostenuto la ricerca per comprendere le sfide e le opportunità che le PMI devono affrontare. I tre anni di SME EnterPRIZE hanno sottolineato il forte impegno delle PMI a rendere le loro attività più sostenibili, nonostante un contesto difficile. Continueremo a sostenere il loro percorso per costruire un’economia europea inclusiva, verde e sostenibile”.