Per Frédéric Guémas, titolare e amministratore di Publigraphic, il benessere al lavoro è indissolubilmente legato alla fiducia in se stessi – alla capacità di credere nel proprio successo indipendentemente dalle circostanze – e al concetto di “Essere, piuttosto che Avere”. È una mentalità che Guémas ha trasmesso gradualmente, sin dall’acquisizione della tipografia nel 2001.
Nell’azienda bretone, welfare sul posto di lavoro non significa avere la sala del personale più bella o una grande palestra per i dipendenti, ma si manifesta attraverso una filosofia aziendale fondata sull’idea di sviluppo sostenibile come parte integrante della vita lavorativa di tutti i giorni.
In particolare, il titolare dell’azienda intende sviluppare il potenziale di ogni dipendente affinché tutti possano contribuire a una gestione partecipata, assumendosi le proprie responsabilità, con impegno e in autonomia, in linea con la convinzione che “chi sa fare, faccia e chi fa, impari”. La forza dell’azienda risiede proprio nell’assegnazione della responsabilità individuale: non ci sono, ad esempio, team leader, e i dipendenti scrivono da sé le descrizioni delle proprie mansioni. In qualità di amministratore, Frédéric Guémas offre ascolto e risolve i problemi che si presentano, crea team dedicati ai vari progetti e si assicura che le regole siano le stesse per tutti. Il potenziale di ogni dipendente viene così rafforzato e Guémas si assicura anche che gli obiettivi personali siano integrati con quelli dell’azienda.
Guemas ritiene che una forza lavoro polivalente sia una chiave importante per il successo e cita il sistema di rotazione del personale come “il modo ideale per promuovere la consapevolezza e la comprensione di tutti gli aspetti del lavoro”. Ciascun dipendente ha la possibilità di ricoprire, in alternanza, entrambi i ruoli di cliente interno e fornitore interno, e questa inversione delle parti favorisce un naturale rispetto per il lavoro degli altri. Tutto è sempre discusso, e mai imposto in un approccio top-down, sia che si tratti di acquistare nuove attrezzature che di reimpostare un lavoro perché si adatti meglio all’organizzazione. Ciò non solo ha senso per il business, ma funziona, spiega Frédéric Guémas, anche come strumento permanente di valorizzazione dei dipendenti.
Un’attenzione particolare è rivolta alla salute e alla sicurezza, in particolare attraverso le postazioni di lavoro. Tra i fattori presi in considerazione rientrano il rumore e la luminosità, ma soprattutto l’equilibrio tra lavoro e vita privata, per cui flessibilità e fiducia emergono come principi guida per andare incontro alle necessità familiari e relative alla vita privata dei dipendenti.
Anche l’attenzione all’ambiente locale e al pianeta ha grande importanza per Publigraphic: per questo si ricicla tutto ciò che è riciclabile e sia Guémas che diversi dipendenti si recano al lavoro in bicicletta.
Publigraphic ha avuto idee sostenibili anche durante il periodo della pandemia. In linea con le direttive del governo, ha iniziato col produrre mascherine di carta. Contestualmente, l’azienda ha anche stabilito una partnership con una società di riciclo che le ritira al termine del loro utilizzo, per poterle riciclare ed evitare sprechi. Oltre alle normali procedure, come la distribuzione di soluzione alcolica, per garantire il distanziamento sociale, l’azienda ha escogitato una contromisura creativa, dotando ogni membro del personale di un telefono cellulare da utilizzare per le conversazioni sul posto di lavoro per evitare di doversi avvicinare alle scrivanie degli altri. Inoltre ha predisposto uno sportello sanitario per monitorare quotidianamente le condizioni di salute dei dipendenti.
La solidarietà è un valore condiviso: nei momenti più impegnativi, tutti si preoccupano di fare in modo di organizzare le proprie vacanze compatibilmente con i carichi di lavoro dei colleghi.
Il risultato della mentalità “Essere piuttosto che Avere” è evidente in Publigraphic: l’assenteismo della forza lavoro, divisa equamente tra uomini e donne, è praticamente inesistente e in media la durata del servizio è pari a 15 anni. Inoltre, la tipografia attrae ogni anno 25 tirocinanti, desiderosi di formarsi in un’azienda nota per i propri investimenti nelle persone. “Il modo in cui ci sentiamo al lavoro ci fa anche desiderare di lavorare meglio”, riassume un dipendente, sottolineando il rispetto reciproco che caratterizza lo spirito dell’azienda.
Quel rispetto, insieme alla consapevolezza della propria impronta ecologica e alla convinzione dell’importanza della responsabilità individuale, rendono Publigraphic un soggetto forte e sostenibile in grado di contribuire in maniera significativa all’economia locale.