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Best Practice: Ambiente

SNAM

Manifattura · Viviez, Francia

“Phoenix”, l’iniziativa francese innovativa e sostenibile riconosciuta nell’edizione locale del progetto SME EnterPRIZE, nella categoria Ambiente

Realtà rinomata sulla scena industriale metallurgica europea, SNAM nasce nel 1981, raccogliendo e riciclando batterie nella filiera dell’economia circolare. Tale attività aiuta a mitigare gli impatti ambientali causati dall’estrazione di minerali e l’impronta ecologica lasciata dal loro trasporto in diversi paesi.

Oggi l’azienda ha ampliato la portata ambientale della propria attività con l’innovativo progetto “Phoenix“. Per la salute del pianeta e delle generazioni future, SNAM ha lanciato la produzione di nuove batterie realizzate all’80% con materiali riciclati, ottenendo la conformità CE dal 2020.

Si tratta di un importante risultato in un mercato maturo e chiuso, in cui i metalli e i prodotti chimici sono praticamente inaccessibili alla concorrenza e controllati da rigide normative di mercato. Per lanciare Phoenix, SNAM ha di fatto diversificato le proprie attività scegliendo di creare un proprio impianto di produzione di riciclaggio e facendo affidamento sul reparto di ricerca e innovazione interno – un vero caposaldo dell’azienda, che ha portato al conseguimento della certificazione di Gestione Ambientale ISO 14001 nel 2005.

L’azienda è composta da 150 persone che riciclano 8000 tonnellate di metalli pesanti ogni anno. Come tale, afferma l’amministratore delegato e fondatore Eric Nottez, SNAM “re-introduce nove metalli nell’economia”.

Combinando la performance con il triplice obiettivo dello sviluppo sostenibile, il progetto Phoenix ha optato per il tipo di lavorazione più ecologico riciclando l’intera batteria, anziché solo una parte di essa ed eliminando il resto. Questa scelta comporta un risultato finanziario nettamente inferiore per SNAM, ma Eric Nottez sembra possedere una visione poco diffusa tra gli attori dell’industria pesante: “Come potremmo guardare in faccia le generazioni future se scegliessimo la seconda opzione?” si chiede.

Questo tipo di mentalità si riflette anche nelle persone di cui si circonda. Gli audit interni mostrano che il personale è coinvolto al 100% nella sostenibilità ambientale, cosa di cui Eric Nottez è molto orgoglioso. Lui stesso è altrettanto attento alla sensibilizzazione ambientale e pronto a offrire ai suoi tecnici la possibilità di partecipare ad attività di ricerca e sviluppo, incoraggiandoli anche ad assumersi responsabilità nella gestione dei processi, mettendo in atto i cambiamenti necessari a modificare strumenti e macchinari.

Il risultato? Dipendenti fortemente ingaggiati e solidarietà tra i team, secondo una logica per cui chi fa, impara e capisce. Come luogo di lavoro, l’azienda mira a fornire un ambiente stimolante e al contempo stabile: il tasso di promozione interna a SNAM è superiore al suo reclutamento, che è già alto per la regione in cui opera.

Durante la pandemia di COVID, SNAM ha scelto di combattere l’isolamento del personale facendo affidamento sulle conoscenze interne per poter continuare a utilizzare gli spazi comuni. Il personale ha escogitato un sistema di rinnovo rapido dell’aria e di gestione della temperatura e agli autisti è stato assegnato un bungalow speciale da utilizzare durante la crisi.

SNAM ha addirittura creato un proprio gel idroalcolico (prodotto secondo gli standard dell’OMS) da utilizzare in azienda e da destinare all’economia locale, in particolare agli uffici comunali, gli ospedali e le organizzazioni del territorio che ne avevano bisogno. Sorprendentemente – o forse no – SNAM emerge dal periodo COVID come uno dei principali attori locali ed europei con un aumento degli ordini e un impatto davvero positivo sull’ambiente.