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Generali e UNDP promuovono la resilienza delle PMI in Asia

Il 6 marzo, a Kuala Lumpur, Generali ha riaffermato l’impegno a ridurre il divario di protezione delle comunità vulnerabili in tutto il mondo attraverso l’accesso a soluzioni assicurative e ha ampliato il suo progetto SME EnterPRIZE in Asia

Generali e il Programma di Sviluppo delle Nazioni Unite (UNDP) hanno riunito i rappresentanti del Ministero delle Finanze della Malesia, di Bank Negara Malaysia, SME Association of Malaysia e del settore assicurativo e finanziario per presentare soluzioni concrete su come aumentare la resilienza delle piccole e medie imprese (PMI) rispetto a cambiamenti climatici e altri rischi.

L’evento si è svolto nell’ambito della partnership tra Generali e l’Insurance and Risk Finance Facility dell’UNDP e fa parte di un più ampio impegno per aumentare la consapevolezza su questi temi e stabilire come il settore assicurativo possa promuovere la sicurezza, la sostenibilità e una maggiore resilienza per le PMI nei paesi in via di sviluppo.

Generali sta inoltre espandendo in Asia il suo progetto SME EnterPRIZE, sulla base dell’impegno portato avanti negli ultimi tre anni con migliaia di PMI di tutta Europa per celebrare e coltivare una cultura della sostenibilità.

Durante l’evento sono stati presentati:

Jaime Anchústegui Melgarejo, CEO International di Generali, ha affermato: “La comunità delle MPMI in Malesia, Thailandia e nella più ampia regione asiatica è indispensabile per la crescita e lo sviluppo di questi mercati. Tuttavia, esse si trovano ad affrontare rischi molto reali e crescenti dovuti al cambiamento climatico e ad altri fattori che incidono sulla continuità aziendale e sulla capacità di cogliere le nuove opportunità. L’assicurazione è al centro della soluzione per rendere le micro e piccole-medie imprese più resilienti ed è la forza trainante della partnership tra Generali e UNDP. Portare SME EnterPRIZE in Asia, lanciare il nostro ‘SME Loss Prevention Framework’ e far progredire il nostro ‘Insurance Innovation Challenge Fund’ sono tappe fondamentali del nostro impegno a sostegno delle imprese vulnerabili in Asia. Sono felice di continuare la nostra collaborazione con UNDP e di trovare nuovi modi per avere un impatto duraturo”.

Rob Leonardi, International – Asia Regional Officer di Generali, ha affermato: “Le MPMI sono da tempo un motore fondamentale della crescita e dell’innovazione in Asia. Il loro contributo allo sviluppo della regione è indiscutibile, ma sono sempre più vulnerabili ai rischi derivanti dal cambiamento climatico, dalle tensioni geopolitiche e nel mercato. La nostra partnership con UNDP riconosce queste sfide e intende ricorrere a soluzioni assicurative e di finanziamento del rischio per aumentare la copertura delle MPMI e incrementarne la resilienza. Tutte le iniziative sono pensate per andare incontro alle imprese nel loro percorso e garantire loro l’accesso alle soluzioni di cui hanno bisogno per prosperare. Sono grato per il duro lavoro svolto finora in questa partnership e attendo di vedere quali altri risultati potremo raggiungere insieme in futuro”.

Lucia Silva, Group Chief Sustainability Officer di Generali, ha affermato: “Promuovere una cultura della sostenibilità tra le PMI e garantire la loro resilienza finanziaria significa sostenere lo sviluppo sostenibile e ridurre il divario di protezione per le comunità vulnerabili. Per questo abbiamo sviluppato SME EnterPRIZE, la nostra iniziativa che sostiene le PMI nella transizione verso modelli di business sostenibili dal punto di vista sociale e ambientale. Oggi siamo orgogliosi di vedere questo progetto crescere anche in Asia, sulla base dell’impegno portato avanti con migliaia di PMI europee negli ultimi tre anni. Crediamo fermamente che le partnership tra settore pubblico e privato, oltre al coinvolgimento diretto delle stesse PMI, saranno fondamentali per raggiungere gli obiettivi che condividiamo con UNDP: è così che rimarremo sulla strada giusta per costruire un futuro più verde e inclusivo, per le persone e per il pianeta”.

Niloy Banerjee, Rappresentante Locale di UNDP per la Malesia, ha affermato: “Poiché le PMI rappresentano il 48,2% dell’occupazione nazionale e producono il 38,4% del PIL, il ruolo cruciale che svolgono nell’ecosistema economico è induscusso. Eppure rimangono i soggetti più vulnerabili agli shock, che siano derivanti da disastri naturali esacerbati dai cambiamenti climatici, da pandemie o altre interruzioni delle catene produttive o logistiche. Dobbiamo sostenere rapidamente lo sviluppo della resilienza e della resistenza delle PMI di fronte a tutti i rischi prevedibili attraverso soluzioni e strumenti olistici e innovativi – e l’assicurazione rappresenta una delle reti di sicurezza più importanti per le PMI”.

Jan Kellett, Global and Corporate Lead on Insurance and Risk Finance, Team Leader della Insurance and Risk Finance Facility di UNDP, ha affermato: “Nell’ASEAN, dove le MPMI rappresentano il 45% del PIL della regione, la vulnerabilità al rapido aumento di rischi quali quelli climatici non rappresenta solo una sfida per lo sviluppo, ma anche un’immensa opportunità per i settori pubblico e privato di collaborare e aiutare le imprese a sviluppare la loro capacità di comprendere e gestire questi rischi”.


Promuvere la resilienza delle MPMI nel Sud-Est asiatico
Durante l’evento è stato presentato un report congiunto dal titolo “Building MSME Resilience in Southeast Asia”, incentrato su catene del valore selezionate in Thailandia e Malesia. La ricerca, che integra il Libro Bianco di SME EnterPRIZE, propone un approccio alternativo per identificare i rischi e le esigenze delle micro, piccole e medie imprese (MPMI), sviluppare servizi assicurativi e di gestione del rischio, e distribuire queste soluzioni alle imprese.

L’ ‘SME Loss Prevention Framework’
Generali e UNDP hanno inoltre presentato l’‘SME Loss Prevention Framework’ (quadro per la prevenzione delle perdite per le PMI), uno strumento digitale che sfrutta le potenzialità dei dati per favorire la preparazione e la consapevolezza delle PMI di fronte ai rischi per le comunità in contesti vulnerabili, a partire dalla Malesia e dal rischio di inondazioni.

Ospitato su una piattaforma online di facile utilizzo, il framework sarà sviluppato anche come app e potrà essere ampliato per includere altri paesi in Asia e nel mondo. Questo strumento offrirà alle PMI consigli su come proteggere le proprie attività di fronte alle sfide climatiche e ad altri rischi, assicurando al contempo la resilienza di un segmento così importante per i paesi in via di sviluppo, anche di fronte a eventi imprevedibili come le catastrofi naturali.

L’ ‘Insurance Innovation Challenge Fund Malaysia’
Facendo seguito al lancio nel settembre dello scorso anno dell’“Insurance Innovation Challenge Fund”, che mira a incentivare lo sviluppo di prodotti e servizi assicurativi all’avanguardia in Malesia, l’evento ha presentato anche cinque soluzioni innovative per migliorare la resilienza delle PMI di fronte a vari rischi, tra cui quelli climatici. Nei prossimi mesi saranno annunciati i finalisti, due dei quali riceveranno fino a 40.000 dollari USA ciascuno, oltre all’assistenza tecnica per supportare lo sviluppo delle loro idee e all’opportunità di avvalersi della presenza globale di Generali e UNDP.

Scopri di più nella registrazione dell’evento disponibile qui.

SME EnterPRIZE va in Asia

Il 6 marzo segui la diretta streaming dell’evento di Generali e UNDP dedicato a come promuovere la resilienza delle PMI in Asia

Generali espande il suo progetto SME EnterPRIZE in Asia, facendo seguito all’impegno già mostrato negli ultimi tre anni con migliaia di migliaia di piccole e medie imprese (PMI) di tutta Europa per celebrare e promuovere una cultura della sostenibilità.

Il 6 marzo Generali e UNDP, il Programma delle Nazioni Unite per lo Sviluppo, si riuniranno a Kuala Lumpur insieme a rappresentanti del Ministero delle Finanze della Malesia, di Bank Negara Malaysia, di SME Corp, di SME Association e del settore assicurativo e finanziario per presentare soluzioni concrete su come aumentare la resilienza delle PMI di fronte al cambiamento climatico e ad altri rischi.

L’evento prevede:

  • La presentazione di una ricerca congiunta dal titolo “Building MSME Resilience in Southeast Asia”, con un focus su Malesia e Thailandia, che illustra i principali rischi e gli approcci alternativi all’assicurazione per le PMI
  • Il lancio del SME Loss Prevention Framework, uno strumento digitale che offre consulenza alle PMI malesi su come proteggere le loro attività di fronte al cambiamento climatico e ad altri rischi
  • La presentazione di soluzioni innovative per la protezione delle PMI in Malesia, nell’ambito dell’Insurance Innovation Challenge Fund Malaysia

L’evento inizierà alle 10:30 (GMT+8) e la diretta streaming sarà disponibile al seguente link: https://youtube.com/live/3HuuHAKdLjA?feature=share

SME EnterPRIZE: Generali promuove la cultura della sostenibilità per le PMI europee

Generali ha ospitato l’evento conclusivo della terza edizione di SME EnterPRIZE, l’iniziativa del Gruppo che ha celebrato i 10 “Sustainability Heroes”, e presentato la nuova edizione del Libro Bianco realizzato in collaborazione con SDA Bocconi, che chiede inoltre maggiori azioni da parte dei policymaker e delle istituzioni finanziarie. 

La cerimonia ha visto la partecipazione di alti responsabili politici europei – tra cui Valdis Dombrovskis,  Vicepresidente esecutivo della Commissione europea per un’economia al servizio delle persone e Commissario europeo per il Commercio, Paolo Gentiloni, Commissario europeo per l’Economia, Martina Dlabajová,  Co-presidente  dell’Intergruppo PMI, Parlamento europeo, e Pina Picierno, Vicepresidente del Parlamento europeo –  oltre ai rappresentanti del mondo accademico, al top management di Generali e alle stesse PMI. Questa edizione ha ospitato anche un intervento di Marcos Neto, Vice Segretario Generale e Direttore del Bureau of Policy and Programme Support di UNDP.
 

Le PMI europee chiedono di più ai policymaker e alle istituzioni finanziarie

L’edizione di quest’anno del Libro Bianco realizzato in collaborazione con SDA Bocconi – School of Management Sustainability Lab, redatto sulla base di discussioni con oltre 1000 PMI di tutta Europa, riassume le sfide e le opportunità che le piccole e medie imprese si trovano ad affrontare e suggerisce ai decisori politici europei le iniziative da attuare.

La ricerca conferma la forte crescita delle PMI impegnate nella trasformazione sostenibile e dimostra i benefici nell’adozione di buone pratiche. Esso evidenzia la richiesta ai policymaker di un quadro di sostenibilità più chiaro per rafforzare la resilienza e l’innovazione delle PMI.

Il Libro Bianco completo, che contiene anche approfondimenti su ciascun paese che partecipa all’iniziativa SME EnterPRIZE di Generali, è disponibile per il download a questo link.

Philippe Donnet, Group CEO di Generali, ha commentato: “Dal 2021, quando Generali ha lanciato SME EnterPRIZE, il progetto per promuovere una cultura della sostenibilità tra le piccole e medie imprese europee e supportarne l’integrazione nelle rispettive attività, sono successe molte cose. Sebbene queste aziende abbiano dovuto affrontare sfide complesse legate alla crisi energetica, alle interruzioni della catena di approvvigionamento, all’inflazione e alle incertezze a livello economico e geopolitico, il terzo Libro Bianco pubblicato da Generali e SDA Bocconi sottolinea come siano sempre più numerose le PMI europee che stanno adottando modelli di business più sostenibili, anche perché i relativi benefici rimangono piuttosto tangibili. Allo stesso tempo, continuano ad esserci una serie di ostacoli e barriere che impediscono ad un numero ancora più alto di imprese di intraprendere lo stesso percorso. È quindi fondamentale che i decisori politici contribuiscano a ridurre la burocrazia e ad aumentare il livello di consapevolezza, e che le imprese private più grandi offrano non solo prodotti e servizi ma anche il loro know-how. Si tratta di un processo complesso che richiederà tempo, e c’è ancora molta strada da fare. Ma dobbiamo fare tutto il possibile, perché è nell’interesse di tutti noi costruire un’Europa più forte, sicura, prospera e sostenibile”.

Stefano Pogutz, Professor of Practice di Corporate Sustainability e Direttore del full-time MBA presso SDA Bocconi, ha affermato: “La nostra ricerca evidenzia come l’approccio delle PMI europee alla sostenibilità sia rimasto solido anche nel corso di questi anni molto complessi. Nel 2023, il 44% delle PMI europee ha adottato un approccio più strutturato alla sostenibilità o è in procinto di farlo: un dato in crescita del 3% rispetto all’anno precedente e del 10% rispetto a un’analoga indagine a livello europeo del 2020. Crediamo che questi siano risultati positivi. Nonostante le sfide recenti, come la pandemia e la successiva fase di ripresa, l’inflazione, l’aumento dei costi delle materie prime e dell’energia e la guerra in Ucraina, osserviamo una significativa resilienza da parte delle PMI. Ma affinché ci sia un’effettiva transizione verso la sostenibilità, è necessario integrare anche le altre aziende, rimaste ancora indecise o riluttanti a intraprendere questo percorso. Per fare ciò, dobbiamo lavorare per ridurre le barriere che ancora incontrano queste aziende, come la mancanza di supporto istituzionale o di risorse, e, in parallelo, spiegare i vantaggi ottenuti dalle PMI che si sono avviate verso la transizione sostenibile. Si ottengono infatti benefici positivi in tutti gli ambiti: organizzativo, relazionale, sul mercato e in termini di competitività. Solo un paio di esempi: il 76% delle PMI ha riscontrato un aumento dell’efficienza nell’uso delle risorse o dell’energia, che si riflette direttamente nei risultati a livello di riduzione dei costi. E il 68% ha avuto accesso a nuovi mercati, con un miglioramento dei ricavi. Per includere anche le aziende indecise o in ritardo, dobbiamo dunque spiegare e convincerli che questi risultati dimostrano come la sostenibilità non sia solo un costo, ma un investimento che porta un ritorno positivo”.

 

I “Sustainability Heroes” 2023

In occasione della terza edizione dell’evento SME EnterPRIZE di Generali sono stati celebrati i dieci “Sustainability Heroes“, le imprese selezionate tra le oltre 7.600 Pmi partecipanti negli ambiti welfare, ambiente e senso della comunità, provenienti dai Paesi europei che hanno aderito al progetto: Austria, Croazia, Francia, Germania, Italia, Portogallo, Repubblica Ceca, Slovenia, Spagna e Ungheria.

Il General Manager del Gruppo Generali, Marco Sesana, ha affermato: “La nostra strategia ‘Lifetime Partner 24: Driving Growth’ ha come originator la sostenibilità. È la lente attraverso la quale vediamo il nostro business e il nostro rapporto con le comunità di cui facciamo parte. In qualità di assicuratore leader in Europa, da tre anni promuoviamo la consapevolezza sulle sfide che le PMI devono affrontare e abbiamo raggiunto migliaia di piccole e medie imprese in tutta Europa per trovare i modi di lavorare più sostenibili, mettendo in luce le imprese che fanno bene facendo del bene.

Allo stesso tempo, abbiamo sostenuto la ricerca per comprendere le sfide e le opportunità che le PMI devono affrontare. I tre anni di SME EnterPRIZE hanno sottolineato il forte impegno delle PMI a rendere le loro attività più sostenibili, nonostante un contesto difficile. Continueremo a sostenere il loro percorso per costruire un’economia europea inclusiva, verde e sostenibile”.

  • Dorfplatz STAW (Austria), che offre spazi di co-working e la possibilità di organizzare eventi, laboratori e iniziative culturali e sociali per la comunità locale.
  • Humana Nova (Croazia), una cooperativa sociale che offre opportunità di lavoro a persone con disabilità, coinvolgendole nell’upcycling degli indumenti attraverso la riparazione e la modifica, e nel recupero del filato da abiti non più utilizzabili, per creare nuovi capi senza ricorrere a filato vergine.
  • La Conciergerie Solidaire (Francia), che promuove l’occupabilità e l’integrazione sociale offrendo servizi di concierge ad aziende, comunità di quartiere e altri luoghi di ritrovo.
  • Pervormance International (Germania), che ha progettato un sistema di raffreddamento a zero emissioni adatto non solo per edifici e veicoli ma anche per l’abbigliamento, per affrontare il calore estremo in ambito sportivo, per motivi di salute e per la sicurezza sul lavoro.
  • Planetek Italia (Italia), che offre soluzioni per l’utilizzo di dati geospaziali contribuendo allo sviluppo sostenibile dell’industria aerospaziale.
  • Miranda Bike (Portogallo), produttore di apparecchiature originali che contribuisce alla mobilità sostenibile fornendo componenti personalizzati per i produttori di biciclette, utilizzando elettricità rinnovabile e materiali riciclati.
  • Biopekárna Zemanka (Repubblica Ceca), panificio-pasticceria che utilizza materie prime residue provenienti da altre produzioni alimentari, imballaggi riciclabili ed elettricità da fonti rinnovabili.
  • Lumar (Slovenia), azienda a conduzione familiare con 30 anni di esperienza negli edifici prefabbricati in legno e nello sviluppo di soluzioni per le “passive house” (cioè edifici ad alta efficienza energetica).
  • Maximiliana (Spagna), che ha sviluppato smartphone con un sistema operativo pensato per l’utilizzo da parte delle persone anziane che può essere gestito da remoto dai familiari attraverso un’apposita app, permettendo ai parenti di rimanere in contatto e combattere la solitudine e l’isolamento degli anziani.
  • Sudár Birtok (Ungheria), un’azienda a conduzione familiare specializzata nella coltivazione e lavorazione di spezie ed erbe aromatiche biologiche.

La ricerca di Generali e SDA Bocconi: le PMI chiedono maggior sostegno pubblico per essere più sostenibili

I fondi NextGenerationEU hanno avuto un impatto positivo per oltre la metà delle imprese più sostenibili – che hanno anche dimostrato di essere più resilienti agli shock esterni. Tuttavia, poiché i prezzi dell’energia, l’inflazione e la guerra in Ucraina ostacolano gli sforzi per la sostenibilità, le PMI chiedono ai policymaker incentivi fiscali, fondi UE e iniziative di formazione per rendere le proprie attività più sostenibili

Le piccole e medie imprese europee chiedono supporto ai policymaker per rendere le proprie attività più sostenibili. È quanto emerge dai principali risultati della ricerca condotta da SDA Bocconi School of Management in collaborazione con Generali per il progetto SME EnterPRIZE, presentati in occasione della Giornata delle micro, piccole e medie imprese indetta dalle Nazioni Unite, che si celebra il 27 giugno.

Secondo la ricerca, le PMI esprimono la necessità di ottenere incentivi fiscali per promuovere prodotti e servizi sostenibili (il 73% del campione), fondi sovvenzionati dall’Unione Europea per finanziare la transizione verde (67%) e maggiori opportunità di formazione e acquisizione di competenze (63%).

La ricerca, realizzata da SDA Bocconi Sustainability Lab, ha coinvolto i proprietari e i manager di oltre 1.200 PMI di 9 Paesi europei.

 

Aumentano gli ostacoli all’adozione di pratiche commerciali sostenibili

Il 59% delle PMI intervistate ha affermato che l’aumento dei prezzi dell’energia ha avuto un impatto negativo sul loro approccio alla sostenibilità, mentre l’inflazione è stata citata nel 58% dei casi.

La percentuale di PMI europee che percepiscono barriere significative alla transizione sostenibile aumenta anche in diversi settori chiave. Oltre il 50% ha indicato come ostacolo la mancanza di supporto istituzionale in termini di regolamentazione e burocrazia, una percentuale raddoppiata rispetto al 2022. Il 49% delle aziende ha citato la mancanza di incentivi pubblici, in aumento rispetto al 28% dello scorso anno. Le PMI hanno inoltre segnalato la mancanza di un quadro legislativo chiaro e la mancanza di capacità e competenze interne, fattori che di anno in anno sono sempre più percepiti come ostacoli.

 

Le PMI sostenibili sono più resilienti agli shock esterni

L’indagine ha inoltre rilevato che i fondi NextGenerationEU hanno avuto effetti positivi per il 52% delle imprese che hanno già implementato un piano di sostenibilità; per contro, tra le PMI che non hanno ancora attuato alcun piano, solo il 20% ha ottenuto benefici dal NextGenerationEU. Le aziende con i piani di sostenibilità più sviluppati – che includono iniziative di welfare per i dipendenti, impegno per la comunità e tutela dell’ambiente attraverso l’economia circolare, l’efficienza energetica e la decarbonizzazione – si sono dimostrate più resilienti agli shock esterni, come l’inflazione, l’aumento dei prezzi dell’energia o la guerra in Ucraina. È emerso inoltre che le aziende orientate alla sostenibilità hanno beneficiato di un migliore impatto ambientale (82%), di una maggiore soddisfazione dei clienti (75%) e di una migliore reputazione (64%).

Marco Sesana, Group General Manager di Generali, ha affermato: “Le PMI svolgono un ruolo fondamentale come vero motore della nostra economia. È chiaro che nuove sfide e ostacoli stanno mettendo a rischio gli sforzi di queste aziende per diventare più sostenibili; al contempo, le PMI ci danno indicazioni in merito a come e in quali ambiti possono essere sostenute per superare questi ostacoli, evidenziando il ruolo chiave cui sono chiamati i responsabili politici europei. La nostra ricerca mette inoltre in evidenza l’importanza della transizione sostenibile: le PMI che hanno adottato iniziative di sostenibilità ottengono benefici per quanto riguarda i principali parametri della performance aziendale e sono anche più resilienti agli shock esterni. Con la terza edizione di SME EnterPRIZE, Generali riafferma il proprio impegno per promuovere la cultura della sostenibilità tra le PMI”.

“Nonostante le sfide affrontate dalle imprese negli ultimi anni, la nostra ultima ricerca evidenzia la resilienza delle PMI europee quando si tratta di adottare un approccio più strutturato alla sostenibilità. I risultati rivelano che il 43% delle PMI del nostro campione ha adottato o sta adottando una strategia di sostenibilità ben definita. Ciò rappresenta un aumento del 3% rispetto alla nostra precedente indagine, realizzata nel 2022, e del 10% rispetto a un’analisi simile condotta nel 2020”, ha commentato Francesco Perrini, Associate Dean for Sustainability, Direttore Scientifico del Sustainability Lab di SDA Bocconi School of Management e Professore Ordinario di Management presso il Dipartimento “Management & Technology” dell’Università Bocconi.

“Ciò che è ancora più degno di nota è che la convenienza di una strategia per le pratiche ambientali, sociali e di governance (ESG) è ora più chiara che mai. La nostra indagine conferma che le PMI che hanno adottato un approccio ESG stanno ottenendo benefici in tutti i settori, superando i risultati già positivi osservati lo scorso anno. Ad esempio, l’82% delle PMI intervistate ha dichiarato di avere migliorato il proprio impatto ambientale, mentre il 74% ha notato una maggiore efficienza operativa. Inoltre, il 68% delle PMI ha dichiarato di avere avuto accesso a nuovi mercati, indicando che le credenziali di sostenibilità sono sempre più importanti per le PMI che cercano di entrare ed espandersi in nuovi segmenti di mercato”.


Lo stato dell’arte delle PMI europee – Le aziende tedesche e italiane indicano la strada da percorrere

Oltre la metà delle PMI tedesche (55%) e italiane (51%) dichiara di avere già implementato un piano di sostenibilità o di essere in procinto di adottarne uno. Seguono le aziende di Portogallo (49%) e Austria (44%), mentre la Spagna si allinea alla media europea del 43%. Al di sotto della media si trovano invece Francia, Ungheria, Repubblica Ceca e Croazia.

Il Paese con il maggior numero di aziende che non hanno ancora adottato un piano di sostenibilità è la Repubblica Ceca (46%), seguita da Croazia (44%), Francia e Spagna (entrambe al 41%). La media europea, pari al 37%, è superata anche da Spagna e Ungheria. L’Austria si attesta al 37%, mentre un numero minore di “ritardatari” si trovano in Germania, appena al 30%, e in Italia e Portogallo al 33%.

Anno dopo anno, il numero di PMI che hanno già adottato un piano di sostenibilità o sono in procinato di farlo è aumentato di 2 punti percentuali (p.p.) in tutta Europa. L’aumento maggiore su base annua è stato registrato in Italia (14 p.p.), seguita dalla Germania (8 p.p.) e dall’Ungheria (4 p.p.). Tutti gli altri Paesi hanno visto una diminuzione del numero di PMI che hanno implementato piani di sostenibilità: Francia, Repubblica Ceca e Spagna hanno registrato un calo pari a 3 p.p.. Non essendo disponibili dati relativi al 2022 per Croazia e Portogallo, il confronto è stato effettuato rispetto al 2020: mentre il Portogallo ha visto un aumento delle imprese più sostenibili, pari a 13 p.p., la Croazia ha registrato una diminuzione di 6 p.p..

La media europea delle PMI che non hanno ancora adottato piani di sostenibilità è scesa di 6 p.p. e si attesta a 37%. La situazione in Italia è migliorata significativamente, con una diminuzione di 23 p.p.; in Germania il numero di “ritardatari” è sceso di 8 p.p. su base annua e diminuzioni sono osservate anche in Ungheria, Austria e Repubblica Ceca. La Spagna ha registrato un aumento di 2 p.p., mentre la Francia è rimasta stabile. Croazia (+30 p.p.) e Portogallo (+26 p.p.) registrano infine una forte crescita rispetto al 2020.

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Al via la terza edizione di SME EnterPRIZE: Generali alla ricerca delle PMI europee più sostenibili

Generali continua a promuovere la cultura della sostenibilità tra le PMI, con l’obiettivo di renderle ancora più sostenibili, competitive e innovative, per un’economia europea più verde e inclusiva. Per raggiungere questo obiettivo, il Gruppo collabora con SDA Bocconi-School of Management e European Entrepreneurs CEA-PME

È in corso SME EnterPRIZE, la principale iniziativa di Generali per la promozione di una cultura della sostenibilità tra le PMI europee. Generali è alla ricerca delle piccole e medie imprese più sostenibili in Europa, per trovare le migliori pratiche in grado di ispirare altri imprenditori e aiutare la società ad affrontare le sfide ambientali e sociali.

Giunta quest’anno alla sua terza edizione, l’iniziativa coinvolgerà le PMI di dieci paesi dell’Unione europea: Austria, Croazia, Francia, Germania, Italia, Portogallo, Repubblica Ceca, Slovenia, Spagna e Ungheria.

In ciascun paese, Generali lavorerà attraverso la sua rete di distribuzione, i partner locali e le associazioni che fanno parte di European Entrepreneurs CEA-PME in tutti i Paesi dell’UE coinvolti per selezionare i ‘Sustainability Heroes’ locali che in autunno, in occasione dell’evento a Bruxelles, riceveranno un riconoscimento speciale. I ‘Sustainability Heroes’ sono imprenditori che hanno implementato iniziative di sostenibilità di particolare rilievo nelle loro attività di business delle notevoli iniziative sostenibili e che possono diventare fonte di ispirazione per i loro colleghi imprenditori. L’iniziativa dà visibilità alle migliori pratiche messe in atto in due categorie: Environment e Social.

Maggiori informazioni per le PMI su come partecipare

In collaborazione con SDA Bocconi – School of Management, saranno realizzati anche un Libro Bianco dedicato e un progetto di ricerca per comprendere meglio le sfide e le opportunità che le PMI europee devono affrontare nel loro percorso di sostenibilità. Generali ha inoltre stipulato una partnership strategica con European Entrepreneurs CEA-PME che, attraverso la piattaforma per progetti di ricerca e sviluppo GreenerSME, ha lo scopo di rendere le PMI europee ancora più sostenibili, competitive e innovative.

Generali crede fortemente che le PMI europee siano essenziali per realizzare l’ambizione dell’UE di costruire un’economia più verde ed inclusiva. Negli ultimi due anni, SME EnterPRIZE ha raggiunto più di 13.000 PMI nella sua ricerca di ‘Sustainability Heroes’ e, in occasione di questa edizione, verranno intervistate più di 2.000 PMI per il progetto di ricerca del Libro Bianco.

Il Group CEO di Generali, Philippe Donnet, ha affermato: “Abbiamo lanciato SME EnterPRIZE con l’obiettivo di promuovere la cultura della sostenibilità tra le PMI, sostenendole nel loro percorso e dando al contempo visibilità alle storie più brillanti e di successo. L’iniziativa è parte del nostro impegno a far sì che Generali sia il Partner di Vita delle piccole e medie imprese in Europa. Nelle due precedenti edizioni abbiamo osservato oltre 13.000 PMI attraverso le nostre reti di distribuzione e abbiamo analizzato il modo in cui le istituzioni, attraverso le loro scelte politiche, possono contribuire ad accelerare la transizione sostenibile: tema che sarà al centro della ricerca e del Libro Bianco di SDA Bocconi. Il nostro impegno nei confronti delle PMI è più solido e significativo che mai, perché il futuro sostenibile dell’Europa dipenderà dal loro successo”.

Se ci chiedessero come convincere le PMI a intraprendere un percorso di transizione sostenibile, un ottimo punto di partenza sarebbe il ‘business case’ dei fattori ESG“, ha commentato Francesco Perrini, Associate Dean for Sustainability di SDA Bocconi School of Management, Professore Ordinario di Economia e Gestione delle Imprese e Coordinatore Scientifico del progetto di ricerca per il Libro Bianco di SME EnterPRIZE. “La nostra ricerca conferma il legame positivo tra l’impegno sociale e ambientale orientato alla sostenibilità e una serie di vantaggi in termini di performance aziendale. In altre parole, le PMI che hanno investito tempestivamente nella sostenibilità – energie pulite e rinnovabili, efficienza energetica, risparmio, riuso o riciclo dei materiali – sono oggi più attrezzate di altre nell’affrontare le complessità che stiamo vivendo, nel cogliere nuove opportunità competitive e di mercato e nel gestire più efficacemente i rischi“.

Stefan Moritz, Segretario Generale di European Entrepreneurs CEA-PME, ha sottolineato che “contrastare il cambiamento climatico e promuovere lo sviluppo sostenibile è una priorità per la maggior parte delle PMI e delle Mid-Cap, e lo sarà ancora di più nei prossimi anni. Nel loro percorso verso la Green Economy, queste imprese hanno bisogno di essere sostenute, assistite, incoraggiate e non sovraccaricate di oneri burocratici o economici che rendono sempre più difficile affrontare le sfide che ci attendono. SME EnterPRIZE è un ottimo esempio positivo di come possiamo incoraggiare un maggior numero di aziende a seguire il modello offerto da altri imprenditori. La nostra confederazione europea è orgogliosa di essere partner di Generali in questa iniziativa”.

Resilienti, innovativi e responsabili: gli Eroi europei della sostenibilità

Generali presenta un cortometraggio dedicato all’iniziativa SME EnterPRIZE per raccontare, attraverso le voci dei protagonisti, la ricerca dei “Sustainability Heroes”, le loro storie e il loro impegno per una società più verde e inclusiva.
Un viaggio attraverso l’Europa che vede il Gruppo al fianco delle piccole e medie imprese per accompagnarle nella transizione sostenibile. Per le persone, il pianeta e la prosperità.

Nove “Sustainability Heroes”, ambasciatori di pratiche virtuose negli ambiti del welfare, dell’ambiente e della comunità, un esempio e fonte di ispirazione per l’intero tessuto imprenditoriale. Sono le piccole e medie imprese selezionate tra le oltre 6.600 partecipanti all’edizione 2022 di SME EnterPRIZE, l’iniziativa di Generali dedicata a promuovere la cultura della sostenibilità tra le Pmi in Europa, e provenienti dai nove Paesi europei che hanno aderito al progetto: Austria, Croazia, Repubblica Ceca, Francia, Germania, Ungheria, Italia, Portogallo e Spagna.

Attraverso le interviste a Lucia Silva, Head of Sustainability & Social Responsibility del Gruppo Generali, alle imprenditrici e agli imprenditori protagonisti dell’edizione 2022 del progetto, il cortometraggio guida alla scoperta delle loro storie, delle loro idee innovative e del loro impegno, per raccontare in che modo tante realtà imprenditoriali europee hanno già intrapreso un percorso di sostenibilità e possono indicare ad altri imprenditori la strada da percorrere per una società più verde e inclusiva.

L’obiettivo di Generali è la creazione di un ecosistema di stakeholder – imprese, istituzioni, università e ricercaper promuovere il dialogo sui temi della sostenibilità a supporto della transizione green delle piccole e medie imprese, che in UE rappresentano il 99% delle aziende, danno lavoro a oltre 100 milioni di persone e globalmente producono più della metà del PIL.

La transizione sostenibile delle Pmi europee è complessa ma possibile. Anzi, desiderabile: lo dimostra il successo dei modelli di business che prevedono un approccio integrato alla sostenibilità – attraverso la pianificazione, l’individuazione di obiettivi e indicatori di performance – che permette, tra l’altro, di migliorare la soddisfazione dei clienti e la reputazione, oltre ad aumentare l’efficienza e la quota di mercato.